UNA VOCE
INDIPENDENTE,
ISPIRATA DAI VALORI CRISTIANI.
UNA VITA DEDICATA A FAMIGLIA, LAVORO, VOLONTARIATO E… LE PERSONE CON DISABILITÀ SEMPRE NEL CUORE.
Mauro Conticini, nato a Bibbiena 68 anni fa, è coniugato con Isella. Due figli
naturali, due figlie in affido e quattro nipoti.
Dopo il diploma, senza abbandonare la passione per lo studio, ha intrapreso un percorso
professionale che lo ha portato a ricoprire ruoli dirigenziali nel settore bancario. Acquisendo
esperienza pratica e competenze approfondite, si è occupato di gestione del credito per le
aziende e le famiglie, assicurazioni e personale, fino a ricoprire incarichi di vertice in
diverse aziende.
Appassionato fin da giovane all’approfondimento della Dottrina Sociale
della
Chiesa, a cui si è sempre riferito nell’impegno sociale, è stato membro
della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice di Roma e della Fondazione Don Lorenzo
Milani di Firenze. Esponente storico del volontariato cattolico aretino, ha rivestito
numerosi
incarichi tra cui quello di segretario regionale delle Acli Toscane; di dirigente
sindacale Fiba/Cisl e di vicegovernatore della Misericordia di Bibbiena, nonché di
presidente
della Fondazione Riconoscersi di Arezzo e dell’Associazione di volontariato Amicarete di
Bibbiena che si occupano di persone con disabilità e delle loro famiglie.
della Chiesa, a cui si è sempre riferito nell’impegno sociale, è stato membro della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice di Roma e della Fondazione Don Lorenzo Milani di Firenze. Esponente storico del volontariato cattolico aretino, ha rivestito numerosi incarichi tra cui quello di segretario regionale delle Acli Toscane; di dirigente sindacale Fiba/Cisl e di vicegovernatore della Misericordia di Bibbiena, nonché di presidente della Fondazione Riconoscersi di Arezzo e dell’Associazione di volontariato Amicarete di Bibbiena che si occupano di persone con disabilità e delle loro famiglie.
Mauro Conticini, nato a Bibbiena 68 anni fa, è coniugato con Isella. Due figli
naturali, due figlie in affido e quattro nipoti.
Dopo il diploma, senza abbandonare la passione per lo studio, ha intrapreso un percorso
professionale che lo ha portato a ricoprire ruoli dirigenziali nel settore bancario. Acquisendo
esperienza pratica e competenze approfondite, si è occupato di gestione del credito per le
aziende e le famiglie, assicurazioni e personale, fino a ricoprire incarichi di vertice in
diverse aziende.
Appassionato fin da giovane all’approfondimento della Dottrina Sociale della
Chiesa, a cui si è sempre riferito nell’impegno sociale, è stato membro
della Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice di Roma e della Fondazione Don Lorenzo
Milani di Firenze. Esponente storico del volontariato cattolico aretino, ha rivestito
numerosi
incarichi tra cui quello di segretario regionale delle Acli Toscane; di dirigente
sindacale Fiba/Cisl e di vicegovernatore della Misericordia di Bibbiena, nonché di
presidente
della Fondazione Riconoscersi di Arezzo e dell’Associazione di volontariato Amicarete di
Bibbiena che si occupano di persone con disabilità e delle loro famiglie.
Ci sono momenti in cui occorre avere il coraggio delle scelte scomode: i
tempi che stiamo
vivendo, la crisi sociale e di valori, ci impongono, a mio avviso, un più incisivo
coinvolgimento diretto dei cattolici.
Pur con la consapevolezza del poco che
rappresento, ho
comunque sentito il bisogno di offrire alla mia terra un più impegno.
Assolutamente no, avrebbe davvero poco significato. Certo, la scelta in quanto tale è mia, ma mi
sento strumento di un disegno più grande, sia sul piano dei valori a cui mi ispiro, sia nella
concretezza dell’agire quotidiano dove quegli stessi valori devono trovare applicazione.
Da cattolico mi sono sempre riferito alla dottrina sociale della Chiesa, oggi
più che mai
attuale, tanto che lo stesso Papa Leone XIV, richiamandola (udienza del 28.8.2025), ci invita a
riscoprire con coraggio nella carità una forza capace di suscitare nuove vie per affrontare i
problemi del mondo d’oggi e per rinnovare profondamente dall’interno strutture, organizzazioni
sociali, ordinamenti giuridici.
Mi hanno proposto uno spazio come indipendente, in
coerenza con la scelta
di questo partito di
impegnarsi in una innovativa e coraggiosa apertura alla società civile, rivolta in particolare
all’esperienza dei cattolici in politica e tendente a far evolvere
“l’idea cristiano-sociale-liberale”.
La convinta adesione di Forza Italia al Partito Popolare Europeo, casa comune di tutte le
famiglie cristiano-sociali europee, rappresenta il più autentico tentativo di restituire
voce
alle sempre più attuali idee dei padri fondatori dell’Europa (De Gasperi, Adenauer,
Schuman) per
interpretare le sfide del mondo contemporaneo.
Ho anche apprezzato la posizione assunta dal Gruppo Consiliare Regionale di Forza Italia sul
“fine vita”: mi piacerebbe vedere “prima” la Toscana su ben altri temi…
Ci sono dei temi che il governo regionale ha trasformato in emergenze: sanità, trasporti,
ambiente e
turismo - solo per citarne alcuni - che vanno affrontati subito.
Contemporaneamente occorre saper guardare al futuro:
investimenti internazionali, autonomia energetica e riequilibrio demografico sono solo una parte
della più complessa strategia a cui vorrei che la politica toscana lavorasse. Sarà così
possibile far uscire anche la provincia di Arezzo, ed il resto della Toscana del Sud, dalla
marginalità in cui è stata relegata dalla maggioranza che, da sempre, governa la Regione.
Inoltre - se penso al mio Casentino - sento forte la necessità, per restituire speranza di
crescita a nostri concittadini (in particolare a quelli più giovani), di veder rimosso il
sistema di potere che limita da oltre trent’anni le effettive possibilità di questo territorio.
Credo che le parole di chi ha scelto di sostenermi raccontino più di ogni altra cosa, la forza del mio impegno. Ecco cosa pensa chi mi conosce da vicino: